Fraud 2009: il fenomeno delle frodi

Ieri e oggi si svolge a Torino presso il Centro Congressi del Lingotto l’evento “Fraud 2009” e vi partecipo per conto di Adiconsum.

Si tratta sicuramente di un evento che non è alla prima edizione e il suo contenuto merita tutta l’attenzione da parte di chi si occupa di frodi in genere. Difatti, l’aspetto “frodi” non può essere valutato in modo settario e da un unico punto di vista. I profili sono molteplici e coinvolgono diverse professionalità e differenti ambiti aziendali.

L’evento è organizzato da ACFE (Association of Certified Fraud Examiners) e da CRIF, società leader nei sistemi di informazione creditizia e supporto decisionale.

L’evento è articolato con delle sessioni plenarie e con alcuni workshop tematici. In particolare sono oggetto di trattazione l’evoluzione del fenomeno delle frodi creditizie mediante furti d’identità e delle frodi sul posto di lavoro, le truffe ai danni di compagnie di telefonia, frodi assicurative, il perfezionamento degli strumenti di monitoraggio e di prevenzione delle frodi su internet e nell’eCommerce.

Il problema più complesso, a mio avviso, è costituito dal c.d. furto d’identità. A questo proposito, CRIF, azienda leader nello sviluppo e nella gestione dei sistemi di informazioni creditizie (SIC) d business information e di supporto decisionale, ha illustrato il servizio Mistercredit (www.mistercredit.it) il cui cittadino può beneficiare del sistema denominato IDENTIKIT. Con questo sistema, previa registrazione, è possibile ricevere dei report e degli alerts sulle operazioni poste in essere dal soggetto che ha registrato il proprio nominativo. In questo modo, qualora ci fossero operazioni anomale, l’utente sarebbe ingrado – quasi in tempo reale – di essere informato e di adottare gli opportuni provvedimenti. CRIF ha anche presentato gli ultimi dati relativi agli osservatori sulle carte di credito e sulle frodi creditizie. Interessante lo strumento.

Per quanto concerne le frodi sul posto di lavoro ACFE ha svolto una ricerca dalla quale emerge che la tipologia di frode più frequente nelle aziende italiane è per il 43% l’appropriazione indebita di asset aziendali (false fatturazioni, rimborsi gonfiati, furto di denaro non contabilizzato). Poi, ovviamente, la falsa dichiarazione per il 36% ed i casi di corruzione per il 14%. Secondo questa indagine i metodi più efficaci per arginare il fenomeno frodi in ambito aziendale sono costituiti da sistemi di controllo interno e internal auditing. Secondo ACFE è possibile tracciare un identikit del dipendente truffatore: truffano più i maschi (59%), con un alto livello di istruzione (il 45% è laureato) e che occupano posizioni impiegatizie (29%) o manageriali (18%).

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